Mi chiamo Luca… Luca P3sci!


Per molto tempo ho cercato di diventare qualcuno. Qualcuno che fosse abbastanza.

Abbastanza forte, abbastanza bravo, abbastanza utile. Ma prima ancora, molto prima… ero solo un ragazzo timido che non riusciva a parlare.

Poi è arrivata la TV. Sono entrato come tecnico. E lì ho scoperto che i cameraman parlano, i montatori raccontano, i registi creano mondi.

E io… finalmente potevo comunicare. Senza espormi. Senza tremare.

L’immagine è stata la mia libertà.

Ho camminato a lungo in quella terra: da cameraman a montatore, da regista a produttore. Per oltre vent’anni ho attraversato la comunicazione con la forza del fare. Ma poi… mi sono perso.

Ho iniziato a cercare di essere qualcuno. E ho smarrito la voce che c’era prima del mestiere. Dopo molte cadute e molte soglie, ho smesso di resistere. E sono tornato al mio primo amore: la comunicazione. Ma con occhi nuovi.

Ora non comunico per spiegare. Comunico per liberare. Scrivo per vedere. Scrivo per guarire. Scrivo per chi sente che esiste qualcosa di più, anche se non sa ancora dargli un nome.

Utilizzo le mie competenze per portare all’esterno ciò che libera.

Perché siamo corpo, mente, emozioni e spirito. E abbiamo bisogno di messaggi che arrivino su tutti i piani.

È così che nascono i miei libri, le canzoni, i blog, gli spettacoli, i monologhi, le lacrime, le risate.

Non sono un autore. Non sono un artista. Sono un artigiano della coscienza che ha imparato a comunicare la verità, con ogni mezzo che il cuore riconosce.

E se sei qui, forse lo senti anche tu. C’è una voce che chiama da dentro. Una soglia che si apre. Un ricordo che ritorna.

Luca P3sci